Federica Zamagna – NOB – Not Only Bag

Da un viaggio a Barcellona all’universo N.O.B.; è così che nasce una nuova filosofia di vita Federica Zamagna è una donna che ha deciso di fare della sua “paura di farcela”, come cita all’ interno del blog, uno stile di vita, mutando il suo percorso in un qualsiasi momento. “Cambiare direzione per evolvere”, lo troviamo scritto in piccolo, sul suo sito, proprio sotto la scritta N.O.B., quasi come voglia farci intendere sin da subito che la staticità ,ne fisica ne mentale, fanno parte di lei. Nel 1997 arriva a Barcellona, dove ritorna dieci anni dopo e trova una Barcellona completamente sconosciuta capendo così che non esiste una Not Only Barcelona. Da lì inizia il suo percorso di non-coincidenze che la portano a viaggiare nei posti più improbabili come: Izmir, Bogotà e Beirut, ed è qui che ha dato vita alla nuova Federica. I suoi sono tutti viaggi non convenzionali, alla ricerca del proprio spazio da riempire, che come lei stessa ci racconta “non necessariamente coincide con quello in cui siamo nati”. Questa sua volontà di cambiare direzione ha dato vita al blog N.O.B. 
“L’acronimo nasce come “Not Only Barcelona” che per me fu il primo salto nel buio. Da lì è stato tutto un’evolversi; nel 2018 di ritorno da Bogotà, ho creato il progetto del “LasciareAndare” inteso proprio come un unico verbo e qui N.O.B. ha assunto una connotazione diversa.   Così ho deciso di trasformarlo in qualcosa di concreto (ma non troppo) come una borsa di tela. Questo perché non è possibile includerla in nessuna categoria; apparentemente è solo una borsa ma è anche molto, molto di più. È nato quindi “Not Only Bag” per abbracciare appieno il verbo lasciareandare.  “

Not Only Bag

Federica ha creato quindi una vera e proprio filosofia di vita. Il lasciare andare si basa su concetti semplici, imprescindibili come vivere senza volere nulla in cambio ma anche rendersi conto che non sempre si è in grado di controllare gli avvenimenti ed occorre quindi lasciar scorrere. Essenziale è il concetto di tradizione che ben si lega al modello di economia circolare e locale. Vivere aiutando il prossimo attraverso il volontariato, mettendo in pratica la filosofia del lasciareandare unita al senso di appartenenza a un luogo che trovano concretezza attraverso la realizzazione della “Not Only Bag” la quale è stata marchiata da un “Lasa Andè” (lo troviamo scritto su di essa), che in romagnolo significa proprio Lasciare Andare. Ed è proprio qui, in Romagna, che Federica crea le sue borse, occupandosi in prima persona, della stampa e della spedizione con il metodo della buca postale. Ma di dare un’unica radice alla borsa, a Federica, proprio non piaceva, così abbracciando ancora una volta una nuova terra ha trasportato la Not Only Bag a Beirut, facendo si che le mani coinvolte abbiano a loro volta radici diverse; si tratta infatti di sarte siriane, libanesi e palestinesi. Compreso quindi cosa si cela dietro una borsa-non borsa, made in Federica, abbiamo scoperto il fantastico percorso che ogni acquirente compie durante l’acquisto.
“Si parte chiedendo ad ogni cliente di scrivere sul diario, contenuto all’interno della borsa, chi o cosa vogliano lasciareandare. Successivamente, ogni acquirente può consigliare al prossimo due luoghi o due persone che hanno avuto la fortuna di conoscere in passato.   Il diario e la borsa possono essere scambiati scegliendo un nuovo destinatario dalla lista presente sul sito “notonlybarcelona”. Lo scambio avviene per istinto lasciando la decisione al nostro inconscio portandoci ad avere una nuova borsa con un diverso significato di “nuovo.”
Ci sentiamo quindi totalmente travolti da questa filosofia di vita basata non solo sul lasciareandare ma anche da elementi apparentemente semplici, come la scrittura a mano, assai dimenticata in questi anni, dove la tecnologia ha sostituito il comune foglio di carta. Scrivere a mano non significa solo poggiare la proprio penna e disegnare simboli grafici, significa molto di più. Ci consente di intraprendere un viaggio interiore, difficile da compiere ma estremamente utile perché è proprio da lì che tutto nasce. Gli ultimi due anni di Pandemia da Covid19 hanno sicuramente stravolto i piani di tutti e anche Federica è stata toccata nel profondo; questi mesi le hanno lasciato una serie di quesiti che sembrano essere domande estremamente comuni. Sempre più forte si fa il desiderio di avere un mondo più sostenibile e di abbandonare totalmente l’utilizzo di beni che ci offrono un piacere immediato ma che creano un grosso danno nel medio-lungo periodo. Lasciareandare significa anche questo, abbandonare il non utile; compiere un percorso di vita solamente con noi stessi facendo entrare solo la tecnologia necessaria, eliminando il futile, l’effimero.
Tutte queste domande hanno generato in me una nuova versione di Not Only, ed è qui che nasce “Not Only Bullshit”… non devo spiegarvi il significato letterale vero?!  “
Abbiamo quindi attraversato tutto il percorso che Federica ha compiuto, dalla nascita del blog fino alla fase pandemica che ha sicuramente cambiato il suo modo di vivere ma anche arricchito un progetto già molto interessante dal principio. Giunti quasi alla fine di questo viaggio nell’universo di N.O.B. ci siamo resi conto che nonostante i numerosi cambiamenti avvenuti nel corso del tempo, ne manca uno, essenziale: l’apertura verso l’ignoto. Nessuno ha scambiato la propria borsa purtroppo, probabilmente perché la paura verso lo sconosciuto è ancora troppo forte.
“Oggi chi decide di acquistare una Magic Not Only Bag e scrive sul suo diario cosa lasciareandare è come se scrivesse un nuovo capitolo del libro del futuro, con la speranza che domani, saremo tutti più pronti ad accogliere il cambiamento, in qualsiasi forma esso si presenti.”
Ci domandiamo quindi, oggi più che mai, dopo i tristi avvenimenti che l’Ucraina e tutti noi stiamo vivendo, se sia finalmente giunto il momento di aprire le porte a ciò che non conosciamo, se non sia finalmente giunta l’ora di iniziare a operare con il principio del lasciareandare, amando il prossimo senza riserve, senza pretese. Lo scenario che si prospetta ci dirige ancora una volta verso l’ora più buia ma guardando Federica e il suo progetto ci sentiamo più speranzosi verso un mondo che nonostante tutto ha conservato del buono. Francesca De Somma
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